Anna Redaelli
Anna Redaelli nasce il 23/10/65 in un piccolo paese della Brianza.
I dati puramente biografici ci direbbero che nel 1988 si è diplomata in pittura all’ Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Che ha frequentato corsi alla scuola internazionale di Illustrazione a Sarmede (TV) ed allo stage di Arte Terapia pressola Scuola Lyceumdi Milano.
Che per un periodo della sua vita ha prestato la sua opera professionale come decoratrice di interni presso alcune delle più prestigiose residenze private della Lombardia e del Lazio .
Che come pittrice, a partire del2007, haeffettuato tante mostre , personali e collettive , sia nella sua terra d’ originela Brianza, come la mostra personale alla Sala del Camino di Villa Borromeo ad Arcore (MB) , che in quella che forse è la sua terra di adozione ,la Toscana, in cui ha esposto i suoi quadri tante volte nel corso degli anni raccogliendo sempre più consensi di critica e di pubblico, come le due personali al Castello Aldobrandeschi di Capalbio , quelle a Populonia , Suvereto e a Bolgheri , piuttosto che a collettive a cui ha partecipato tra San Vincenzo e Campiglia Marittima e che nell’ estate del2011 haaperto la sua galleria atelier a Populonia cosi anche durante tutta la stagione estiva del 2012.
IL MIO VIAGGIO
IN EQUILIBRIO
Ma i dati puramente biografici non ci dicono il percorso di vita che si insinua tra le pieghe di questi avvenimenti, non ci dicono le intensità che hanno percosso il viaggio artistico e di ricerca personale , a volte sofferto e doloroso , di Anna Redaelli , non ci fanno respirare l’unica cosa che conta in un artista , il suo mondo interiore e le sue visioni.
Non ci dicono che Anna fin da piccola custodisce e protegge tenacemente parole e figure e sogni nel pugno della sua mano , chiusa a sbattere contro un mondo adulto la voleva depredare di un pezzo di anima .
Non ci dicono che , rivolgendo lo sguardo al soffitto della sua stanza , Anna vedeva fiabe sonore e leggende animarsi tra le ombre , e subito il suo sguardo si riempiva di astri e costellazioni e maree che veleggiavano tra le mura .
Non ci dicono che la decorazione per lei è sempre stata un’ operazione demiurgica , creativa , un modo per riplasmare il mondo ad inseguire sogni , stelle comete , visioni , un modo per accedere ad un Altrove in cui poter vivere galleggiando tra cielo e terra , regolando i cicli delle sfere infinite del tempo.
Non ci dicono che la pittura di Anna ribolle anche di musica , che ogni tratto del pennello è inzuppato di note e melodie che si mescolano a ricordi ed emozioni , che in ogni quadro c’è sempre un esplosione di versi di poesie e di romanzi letti e sognati , burrascose maree che l’ aiutano a tracciare con più vigore le rotte della sua ricerca pittorica .
E tutto questo ci dice che Anna Redaelli è un artista autentica.
I SOGNI NEL CAPPELLO
TRA LE MANI
La pittura di Anna Redaelli punta a qualcosa di stupefacente .
E un mondo popolato di incanti e visioni , figure leggere , trasportate dal vento , adagiate su impalpabili veli , sguardi dolenti e amori folli , vertiginose simbiosi tra uomo e animale .
La pittura di Anna Redaelli si fa stupore attonito sul mondo , innocenza inseguita tra le pieghe dell’anima , aggrappandosi ad animali magici e misteriosi , arcobaleni a cascate .
Ci sono dei golfi d’ ombra e di luce negli occhi di questa straordinaria artista , rughe e croste che esplodono poi sulla tela , simboli arcani e memorie sprofondate in vortici…
Perchè la pittura di Anna Redaelli è anche trasporto e dimenticanza , dimenticanza di sé e trasporto in un altrove schiumoso , come se l’artista inseguisse un sogno mai sognato , un làinbasso che rantola , ad acciuffare un bagliore alla deriva , ad aggrapparsi a scoperte dell’ignoto , che sono la linfa , il nettare a cui l’artista vuole incessantemente attingere , perchè solo così la vita è più autentica , solo così le nostre parole sono capaci di nominare e riconoscere veramente il mondo…
Si , la pittura di Anna Redaelli è per lei cosa necessaria e ineludibile , una maschera di ossigeno che la schianta su orizzonti e maree , ed è per questo che che è incanto ma anche dolore , è per questo che è stupore ma anche tormento , perchè Anna è sempre all’ inseguimento , è sempre mobile ed evanescente , multiforme e iridescente , e questo continuo trapassare di stati comporta dolore , le scoperte che fa in questo viaggio straordinario comportano dolore , le scoperte che fa in questo viaggio straordinario comportano dolore , le declinazioni mutevoli della sua carne e del suo sangue comportano dolore , sono proprio gli occhi socchiusi , il sangue mestruale , le bocche contratte in una smorfia di alcune sue figure che ce lo testimoniano.
Però la ricompensa è grande , per noi e per lei ,è la possibilità di accedere a mondi inauditi , là dove nessuno si è mai avventurato , smarriti tra parole indicibili , sospiri mai proferiti , è smemoramento ed oblio , è uno smarrirsi ed un perdersi , ma è su questi smarrimenti che Anna Redaelli fonda la possibilità di ritrovarsi , di trattenere le pieghe più nascoste dell’animo tra le mani , di vedersi riflessa in un gioco infinito di specchi abbandonandosi ad uno sguardo che scopre e disvela le forze più autentiche dell’esistenza , del nostro essere nel mondo , chissà , forse solo così è possibile rendere più vivibile la vita .
Ed io penso che questo è tutto quello che possiamo chiedere ad un artista …
Marco Frigerio
facebook AnnaRè
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